giochi di un tempo

   

Spesso  gli anziani hanno fatto riferimento ad oggetti di gioco estremamente semplici. Ad attività di svago che fin dal più remoto passato hanno allietato l’infanzia e l’adolescenza; molti giocattoli erano fabbricati in casa o comunque prodotti artigianalmente: si tratta di bambole di pezza, fionde, rivoltelle e fucilini di legno con proiettili di granoturco, cavallucci a dondolo, lattine di salsa vuote, cerchi e corde. L’ambiente circostante forniva molti spunti. I bambini trascorrevano molto tempo all’aperto, nuotavano nei canali, pattinavano sugli stagni in inverno, giocavano a nascondino e mago libero nei cortili.
 
“Noi ragazzi, per scaldarci in inverno, andavamo nelle stalle ed era lì che giocavamo; per esempio giocavamo a dama utilizzando una scatola di legno e usavamo le carrube o altri semi per giocare, oppure giocavamo col cerchio della bicicletta e si correva facendolo ruotare con una forcella. Un altro gioco era prendere l’interno della pannocchia e, mettendoci un legno dentro, farla correre sull’aia. Alla sera si aspettavano i genitori che rientravano dal lavoro.”
 

 

Lippa: gioco a squadre per ragazzi. Si giocava con due pezzi di legno: uno lungo 20 cm (la lippa) e appuntato alle estremità, l’altro lungo 40 cm (il bastone). Si disegnavano per terra un quadrato (casa) e, oltre a tale quadrato, una riga posta ad una distanza di circa tre volte la lunghezza del bastone. Da tale riga il “battitore” battendo l’estremità della lippa con il bastone doveva cercare di tirarla il più lontano possibile e quindi cominciava a correre lungo un percorso stabilito. Gli avversari dovevano cercare di afferrarla al volo, senza farla toccare a terra. Se riuscivano guadagnavano la battuta; altrimenti dovevano porre il bastone all’estremità del quadrato e cercare di colpirlo lanciando la lippa dalla distanza in cui era arrivata a terra.