oasi smeraldino

L’area del Parco 4, compresa tra Valleambrosia, Quinto de’ Stampi e la tangenziale ovest e attraversata dal fiume Lambro, è di proprietà dell’Ente Parco Sud, che assieme all’allora Provincia di Milano e all’ERSAF (Ente Regionale per la Salvaguardia Ambientale e la Forestazione) agli inizi degli anni 2000 stanziarono un contributo per la realizzazione di un ambizioso progetto: ovvero creare un’oasi ecologica, luogo di tutela delle biodiversità e del patrimonio floro-faunistico del territorio, valorizzando le rogge ed i canali esistenti, con boschi ed ampi spazi a prato verde. Il progetto si è realizzato con la creazione dell’Oasi Smeraldino situata tra Quinto de’ Stampi e Valleambrosia (con ingresso in via Monte Amiata, 38).


E’ gestita dall’associazione A.P.E.* (Animali Piante Ecologia) che ha iniziato ufficialmente la sua opera di riqualificazione dell’area naturale nel 2007, momento in cui l’oasi è diventata anche uno dei 19 “Punti Parco” del Parco Agricolo Sud Milano, denominato Punto Parco Cascina Follazza. I Punti Parco sono nati grazie alla disponibilità di numerosi enti e associazioni che hanno permesso l’utilizzo di loro strutture al fine di creare dei luoghi di ritrovo per lo svolgimento di molteplici attività culturali e di educazione ambientale. Lo scopo di questi Punti Parco, ognuno con una propria identità, è fondamentalmente quello di informare tutta la popolazione delle proprie caratteristiche territoriali, storiche, agricole e ambientali; questo scopo è raggiunto attraverso l’organizzazione di numerose iniziative e la distribuzione di materiale divulgativo creato dallo stesso Parco Agricolo Sud Milano in collaborazione con i differenti Punti Parco.



Piantina Oasi Smeraldino
 
Da allora sono stati effettuati numerosi interventi per riqualificare il territorio dell’Oasi e renderlo fruibile al pubblico. L'oasi Smeraldino è un’eccellenza di natura selvatica, ha un’estensione di oltre 20 ettari, dove sono presenti numerose specie vegetali e animali, alcune anche di pregio, all’interno di un’ area comunque altamente urbanizzata. E' evidente la mancanza in quest'area di Milano di una struttura che si occupi di salvare e curare tutti quei piccoli animali vittime di incidenti o di atti incivili. Per questo motivo attraverso la costruzione di voliere, gabbie e terrari si cercherà di aiutare a tornare in salute e successivamente in libertà tantissimi animali che altrimenti sarebbero destinati a morte certa.





Il primo anno con il primo censimento rivolto all'avifauna erano solo 50 le specie censite ma in questi 8 anni, grazie alla manutenzione mirata alla conservazione degli habitat del cuore verde di Rozzano, le specie di uccelli sono aumentate, superando la settantina tra nidificanti, svernanti e stanziali, sono aumentate le specie di farfalle, nei primi anni erano solo 11 ora siamo oltre la ventina. Grandissime sorprese ci sono arrivate anche dalla flora, con il ritrovamento di piante acquatiche e di sottobosco non comuni nel parco Sud.
 

Martin Pescatore
 
Quando visitare l’Oasi
Le aperture riservate al pubblico sono le seguenti:
orario Primavera-Estate:
10-12,30 - 14,00-18.30
1°e 3°domenica del mese
orario Autunno-Inverno:
10.30-12.30 14-16.30
1° domenica del mese.
Chiuso al pubblico nel mese di gennaio e agosto.

Per il resto dell'anno l'Oasi può essere visitata su prenotazione telefonica anticipata.
Nei giorni di chiusura vengono effettuati dai volontari ripristini di sentieri, manutenzione varia e censimenti della fauna nidificante. Per le visite si raccomandano scarpe comode, abbigliamento adeguato e binocolo.

Per informazioni:
Catia Acquaviva Cell: 338.8713534



 * A.P.E. e’ un’associazione animalista e ambientalista, attenta alla salvaguardia degli animali selvatici e dei loro habitat, al risparmio energetico e alle energie rinnovabili.
Gli obiettivi principali: creazione e gestione di aree naturali in particolar modo di quelle situate nelle vicinanze delle città, dove molte zone sono spesso abbandonate e incustodite e nelle quali tuttavia si insediano numerose specie animali e vegetali bisognose di protezione. Con la collaborazione di volontari, progetta e installa mangiatoie e cassette nido per uccelli e piccoli mammiferi ricrea aree umide e stagni per la riproduzione di anfibi, realizza piantumazioni con piante autoctone e infine organizza gruppi di intervento per il recupero e il salvataggio di piccoli animali selvatici come rospi o piccoli mammiferi. A.P.E. promuove laboratori didattici, incontri e dibattiti sulla salvaguardia della biodiversità; inoltre partecipa alle campagne antibracconaggio organizzate dalla Lega Abolizione Caccia, alle campagna per la salvaguardia e la migrazione degli anfibi e dell’avifauna.
 
Le fotografie di questa pagina sono dell'archivio dell'Associazione APE, Roberto Ciccardini e Pietro Rogantini


Bibliografia e sitografia: